mercoledì 20 aprile 2011

Truffa atomica: Ecco perché il governo ha deciso di dire stop al nucleare.

Sull'onda della tragedia giapponese di Fukushima, la rivolta anti-atomo ha ripreso a montare in Italia. E ha provocato il dietrofront di Palazzo Chigi sul nucleare (leggi le reazioni dell'opposizione).

IL PASSO INDIETRO. In vista del referendum del 12-13 giugno, l’esecutivo ha tentato il colpo a sorpresa: l’inserimento dell'abrogazione di tutti i provvedimenti previsti per la realizzazione di impianti nucleari in seno al decreto legge «omnibus» in discussione al Senato. Il testo già contemplava la moratoria di un anno, considerata dai contrari all’atomo solo un trucco per aggirare l’ostacolo referendario.

Ma la svolta non è poi così inattesa. Il 24 marzo, la Prestigiacomo aveva dichiarato ai giornali: «L'atomo resta una scelta necessaria. L’Agenzia sulla sicurezza va avanti». Ma già una settimana prima, durante le celebrazioni del 150esimo anniversario dell’Unità, era stata beccata a Montecitorio mentre si sfogava con Giulio Tremonti e Paolo Bonaiuti: «Non possiamo mica rischiare le elezioni per il nucleare».

Il ripensamento sarebbe stato ipotizzano nel pomeriggio del 18 aprile tra i ministeri dell'Economia, dell'Ambiente e dello Sviluppo. Ma già i maligni vedono un secondo fine dietro la mossa sull'atomo: il sacrificio della questione più impopolare per far saltare gli altri referendum. I quesiti di giugno riguardano, infatti, anche la privatizzazione dell'acqua e, soprattutto, il legittimo impedimento.
Martedì, 19 Aprile 2011

lettera43.it/ecco-perche-il-governo-ha-deciso-di-dire-stop-all-atomo

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