Napoli, 27 apr (Il Velino/Velino Campania) - C’è ancora cattivo odore per le strade del centro di Napoli. I giorni dopo la Pasqua hanno regalato brutte sorprese ai cittadini, che vedono sacchetti e rifiuti ingombranti invadere i marciapiedi. In molti si lamentano: dirigenti scolastici, imprenditori, esercenti commerciali, ristoratori, titolari di bar di ogni quartiere partenopeo, dal corso Vittorio Emanuele a piazza del Plebiscito, che trovano ogni giorno davanti alle loro sedi le montagne di spazzatura.
“I contenitori non esistono più, sono rovesciati e l’immondizia cade a terra, ma noi chiamiamo pure al centralino, il numero verde dell’Asia, per farla togliere ma non sempre vengono”, lamenta Nino, impiegato di un negozio di via Toledo. Inizia a fare caldo a Napoli e le persone che abitano nei primi piani dei palazzi sono costrette a chiudere le finestre per non respirare la brutta aria. Sotto il palazzo della Provincia di Napoli, c’è tanta immondizia e qualche mamma, che passa con i figli in quei paraggi corre tappandosi il naso.
L'emergenza colpisce soprattutto le scuole. Ai quartieri spagnoli, una preside non si è arresa e ha combattuto per un intero anno scolastico. È Aurora Suraci, dirigente scolastico della scuola primaria Paesiello, che ora ha ottenuto in parte la rimozione dei rifiuti davanti alla sua scuola. Al VELINO racconta: “L’anno scorso abbiamo avuto molti problemi, avevo una grandissima quantità di rifiuti a ridosso dell’istituzione scolastica, quest’anno mando i fax ovunque, alla seconda municipalità, all’Asl, ma in questo periodo non ho tanta spazzatura: i contenitori hanno cercato di allontanarli ma hanno detto che è la posizione migliore”. A via D’Alagno, invece, la scuola “Adelaide ristori”, ha ancora il problema dei rifiuti nonostante le segnalazioni.
ilvelino.it/Napoli_montagne_di_rifiuti
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