Ecco perchè il babbeo va dicendo che non si ricandiderà come presidente del consiglio (in questo caso il minuscolo è d'obbligo) . Punta alla più alta carica dello Stato.
ROMA – Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha un obiettivo: tenere “impegnato” il Parlamento per la discussione della riforma costituzionale della giustizia, arrivare così alla fine della legislatura nel 2013 e lì giocarsi il tutto per tutto alle urne. Per poi puntare al Quirinale. Secondo quanto scrive ‘La Repubblica’, il premier non è sicuro che la riforma verrà interamente approvata, visto che ha bisogno di due letture in entrambe le Camere e della maggioranza dei 2/3 dei presenti per evitare il referendum. Quest’ultima possibilità è vista quasi come una certezza da Berlusconi che per il momento, però, ha un unico interesse: che almeno la riforma della giustizia svii l’attenzione dai suoi guai personali e giudiziari e, inoltre, dia l’impressione che il governo non porti a casa solo una riforma cara alla Lega com’è il federalismo.
Il Cavaliere, però, scrive ‘La Repubblica’, pretende una corsia preferenziale per far marciare la legge costituzionale (18 articoli riscrivono il titolo quarto della Carta) prima di ogni altra cosa. “Voglio un cronoprogramma: la riforma deve essere approvata entro fine anno, in prima lettura, sia alla Camera che al Senato”. Questo per non dare l’impressione di essere troppo sbilanciati sul Carroccio. Ma, scrive ‘La Repubblica’, con la mossa della riforma costituzionale della giustizia, Berlusconi vorrebbe anche tentare nuovamente di “conquistare” Pier Ferdinando Casini per “spacchettare il Terzo Polo”. E per farlo sarebbe addirittura pronto a rimangiarsi la minaccia di rompere le coalizioni con i centristi nelle giunte regionali e nelle città.
Pubblicato l'11 marzo 2011
blitzquotidiano.it/berlusconi punta al quirinale
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