Tripoli, 05-03-2011
In una conferenza stampa, vice ministro degli Esteri libico, Khaled Qaid, ha detto che "il 99%" di Zawiya è sotto il controllo del governo e ha aggiunto: "Speriamo che entro domattina la vita sarà tornata alla normalita'".
E' stata una giornata di aspri combattimenti e di sangue a Zawiya, la città vicino alla capitale che tra le prime era passata in mano ai ribelli e che ora è al centro di una drammatica battaglia tra i soldati fedeli al rais e gli insorti.
In serata un bilancio approssimativo raccontava di decine di morti (50 per i ribelli, 30 per fonti mediche) e centinaia di feriti. Ma una stima reale è impossibile in una realtà dove lugubri testimonianze riferiscono di gruppi di cadaveri portati via con i camion per ripulire la scena ed i giornalisti vengono accuratamente tenuti lontani con la scusa di voler "garantire" la loro sicurezza.
I carri armati inviati da Muammar Gheddafi si sono fatti largo "sparando su qualsiasi cosa", anche su una moschea in cui poco prima avevano cercato rifugio centinaia di persone, come hanno raccontato le voci giunte dalla città bombardata, ma i ribelli a fine giornata hanno detto di essere riusciti a respingere i due attacchi delle truppe di Tripoli. Se rimane incerto il bilancio numerico diventa di ora in ora più chiaro che si è trattato di un "massacro", come l'ha definito un medico della citta'.
"Ci sono carri armati dappertutto, e stanno aprendo il fuoco sulle case", ha denunciato uno degli abitanti della cittadina, raggiunto telefonicamente da Al Jazira a Bengasi, roccaforte dell'insurrezione.
"Ne ho appena visti sette accelerare sotto alle mie finestre, e il bombardamento prosegue senza sosta. Pregate per noi", ha mormorato l'uomo, prima che la linea cadesse di colpo. Un altro testimone oculare, un medico, al telefono ha raccontato di essere "intrappolato in mezzo al fuoco" delle artiglierie.
Secondo il sito on-line all'indirizzo www.almanaralink.com, vicino agli insorti, a Zawiyah sarebbero almeno quaranta i mezzi corazzati penetrati nel centro, e sparerebbero incessantemente sui civili.
rainews24.rai.it/Libia
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