mercoledì 26 gennaio 2011

Mubarak vieta cortei, l'Egitto sul web non lo ascolta più

Il Cairo, 26-01-2011
Un manifestante è morto in mattinata a Suez, in Egitto, in seguito alle ferite riportate ieri. Salgono così a cinque le vittime degli scontri durante il primo giorno di manifestazioni. L'opposizione ha lanciato un appello per nuove dimostrazioni contro il governo del presidente Mubarak. Le autorità però hanno fatto sapere che non saranno tollerate ulteriori proteste: chiunque parteciperà alle dimostrazioni sarà fermato e incriminato. Centinaia gli arresti, molti effettuati nella notte. Sul web si moltiplicano i tweet e i messaggi su Facebook per coordinare la protesta.

Secondo al-Jazeera, il ministero dell'Interno del Cairo ha diramato una nota ufficiale nella quale avvisa "che non sono ammesse nuove proteste per oggi nel paese".

Almeno 400 dimostranti sono stati fermati nel corso della protesta anti-Mubarak avvenuta ieri al Cairo e in altre città egiziane, secondo il direttore esecutivo dell'Arab Network for Human Rights Information, Gamal Eid, secondo quanto riferito dal quotidiano Al Masry Al Youm. Eid ha aggiunto che molti manifestanti sono stati arrestati nella notte.

Nonostante il giro di vite, sul web la rivolta dei gruppi di opposizione non si placa. La grande manifestazione a 'Maidan al-Tahrir' al Cairo, e le altre organizzate nel resto del paese, sono state promosse e coordinate tramite il web.

Su Facebook un punto si riferimento è il movimento '6 aprile' che sul suo
profilo conta piu' di 20mila amici ed è un potente veicolo di notizie sulla rivolta popolare. Questa mattina è stato postato un comunicato con il quale si chiede agli attivisti dell'opposizione di continuare con la protesta "fino alla caduta di
Mubarak".

Diverso, invece l'approccio al web dei partiti storici dell'opposizione egiziana. Sia i Fratelli Musulmani che il partito 'al-Wafd' preferiscono comunicare attraverso i propri siti internet ufficiali. Questi ultimi, additati dal ministero dell'Interno come ispiratori della protesta, si tirano indietro: "La protesta in piazza Tahrir e' scoppiata in modo spontaneo", ha affermato il portavoce al-Erian. "Noi non abbiamo mandato nessuno" in piazza, il governo sa esattamente chi ha partecipato alle proteste".

rainews24.rai.it/

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